Per il 2020 l’augurio di un libro in più.

Sì, un libro: un libro che diverta, o ecciti la fantasia, o stupisca, o commuova, o informi, o aggiorni le informazioni; che faccia sorridere, o aggrottare le sopracciglia e scuotere il capo.

Un libro che non dia solo risposte ma anzi, e soprattutto, susciti domande.

Un libro che, una volta letto, dispiaccia di averlo finito e venga voglia di farlo leggere a un amico, un parente, qualcuno che si conosce; che provochi il bisogno di parlarne, di discuterne, di sentire cosa ne pensano gli altri.

Un libro che, una volta letto, si senta il bisogno di conservare come una cosa preziosa; che magari non si riprenderà più in mano ma che si sarà felici di sapere che è là; che, più che essere nostro, diventi in realtà parte di noi.

Un buon libro è una finestra su un universo, un mondo che si schiude e si svela ad ogni voltar di pagina. Una folla di vite, che entrano dentro e vivono attraverso gli occhi di chi legge. Un libro è una cosa strana che nasce nella mente di qualcuno ma vive nella mente di altri, la espande e la libera dalla meschinità, dall’ignoranza e dalla superficialità.

Un libro permette di diventare chiunque, di essere Uno, nessuno e centomila: Edmond Dantès e Mercedes, Renzo Tramaglino e Lucia Mondella, Natasha e il principe Andrej, Quasimodo e Esmeralda, Harry Potter, compare Turiddu, el Cyd, Nedda, madame Bovary, Sinuhe, Ivanohe…

Un libro mostra cose del mondo che non si potrebbero scoprire in mille viaggi. Dischiude universi lontani nel tempo e nello spazio, crea realtà assolute anche se inventate di sana pianta.

Un libro insegna il coraggio e la prudenza, la pazienza e l’equilibrio; un libro ammonisce a non giudicare in fretta, a non cedere al pregiudizio.

I libri non fanno chiasso e non si impongono, si propongono; non vanno mai a male, vengono sempre buoni per fare compagnia, non hanno bisogno di batterie, prese elettriche, connessioni, non soffrono mai di mancanza di campo.

A me stesso e ai miei lettori auguro che in questo mondo urlante, chiassoso, snervante e irritante, pieno di suoni e di parole che hanno perso di significato, si riesca a trovare il tempo, la possibilità e la voglia di leggere, durante l’anno che verrà, almeno un libro in più.

Ogni libro, ogni volume possiede un’anima, l’anima di chi l’ha scritto e l’anima di coloro che lo hanno letto, di chi ha vissuto e di chi ha sognato grazie a esso. Ogni volta che un libro cambia proprietario, ogni volta che un nuovo sguardo ne sfiora le pagine, il suo spirito acquista forza. (Carlos Ruiz Zafón)

Buon anno e felici letture a tutti gli amici di Cariatinet.it

Giuseppe Riccardo Festa

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