Prosegue incessante, sulle sponde del fiume Hylias, la continua disputa tra Legambiente ed il Comune di Scala Coeli.

Oggetto del contendere tra i moderni Sibariti e Crotoniati è la sempre attuale discarica in località Pipino!

L’ultimo dardo scagliato da Legambiente Calabria e dal suo Circolo “Nicà” di Scala Coeli contro l’amministrazione comunale del Comune jonico, è il documento ambientalista con il quale, gli stessi, chiedono, oltre alla partecipazione alla conferenza dei servizi, la sospensione della medesima “convocata per l’approvazione del progetto di costruzione di una strada a servizio della discarica di Scala Coeli” -così si legge nel documento del sodalizio dato alle stampe qualche giorno addietro-.

Tale richiesta ha provocato il “niet” del responsabile dell’area tecnica comunale il quale non ha concesso la partecipazione ai lavori ai soci legambientini i quali si ritengono legittimati a partecipare “ai procedimenti che interessano le modifiche ambientali del territorio”.

Legambiente -si legge ancora del documento- ritiene tale comportamento lesivo degli interessi ambientali, ma non si arrende…..illustrando nel dettaglio la problematiche che avrebbe voluto mettere in evidenza nella conferenza dei servizi a cui è stata negata la partecipazione”.

Non si sé fatta attendere molto la replica del “guerriero” Giovanni Matalone, sindaco del Comune di Scala Coeli.

Trovo assolutamente pretestuoso -ha dichiarato il primo cittadino- da parte di Legambiente Calabria e del Circolo “Nica” di Scala Coeli, invocare l’interesse diffuso quale legittimo presupposto per la partecipazione alla conferenza dei servizi, dove interesse diffuso non c’è! Con la richiesta di accesso alla documentazione amministrativa Legambiente si qualifica come organizzazione non governativa che promuove la protezione dell’ambiente portatrice come tale di un interesse diffuso.

Se questo è l’interesse che muove l’associazione richiedente non si vede quale sia il nesso con la documentazione richiesta, la quale riguarda la realizzazione di un intervento di adeguamento di una strada comunale. Il fatto che tale strada costituisca l’accesso privilegiato al sito di discarica gestito dalla BIECO srl è circostanza del tutto contingente e, a ben vedere, irrilevante.

 L’interesse diffuso, a mio modesto parere, potrebbe derivare quando si vuole realizzare un impianto produttivo oppure industriale. Questo progetto, lo voglio sottolineare, riguarda esclusivamente, la realizzazione di una strada comunale a servizio della collettività!

In virtù della legge 241/90, loro possono solo prendere visione degli atti del procedimento.

Ma c’è di più!

In qualità di Sindaco, devo (e sottolineo tale obbligo) garantire “la percorribilità della viabilità di accesso alla discarica….in condizione di sicurezza in ogni periodo dell’anno” così come precisato nella disposizione AIA di cui al DDG 4180/2010. Garanzia che il Sindaco dell’epoca, prescrive nella conferenza di Servizi del 20/05/2009, dicendo: “dovrà essere presentato apposito progetto con oneri a carico della ditta proponente”!

Chi tutela l’ambiente quindi -prosegue Giovanni Matalone- è questa Amministrazione Comunale non altri! La realizzazione di questa strada e la sua messa in sicurezza, garantiscono l’ambiente! Contrariamente a Legambiente ed al Circolo “Nicà” di Scala Coeli.

Dov’erano questi signori, paladini della natura, nel 2011?

I primi, assenti! I secondi, al contrario, molto presenti e contenti per le strade del nostro paese, con i loro cartelli a dimostrare il loro “SI” a questa discarica!

Ecco perché sottolineo la pretestuosità delle loro ultime richieste, volte solo a gettare fango sulla mia Amministrazione e sul nostro operato.

Siamo ai primi posti della classifica delle amministrazioni comunali calabresi che “fanno” e che continuerà a fare nel rispetto delle leggi e dei regolamenti.

Resisteremo sul fiume Nicà –conclude il Sindaco-e non permetteremo al nuovo “Demostene” di creare inciampi para-ambientali ed esclusivamente politici!

 

ANTONIO LOIACONO

 

 

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