NUOVO INCONTRO CULTURALE DELLA SIPBC ONLUS-CALABRIA PER FAR CONOSCERE I TESORI ARCHEOLOGICI DELLA REGIONE

 L’archeologa Margherita Corrado illustrerà la storia del sito di Capo Colonna e del tempio di Hera Lacinia

 

La Sezione Calabria della “Società Italiana per la Protezione dei Beni culturali”, presieduta dallo storico Franco Liguori e con sede operativa a Corigliano Calabro, continua la sua attività intesa a far conoscere e difendere il ricco e importante patrimonio di beni culturali di cui dispone la nostra regione, specialmente in ambito archeologico, architettonico ed artistico. Dopo un recente convegno, svoltosi con successo presso il Museo della Sibaritide, sulla storia e le testimonianze archeologiche dei Brettii, è stato organizzato e si svolgerà a Corigliano Scalo, sabato 27 maggio p.v., alle ore 17, presso la Sala Conferenze dell’Associazione “Mondiversi”, un nuovo incontro culturale sul tema :

 CAPO COLONNA E IL TEMPIO DI HERA LACINIA, A CROTONE: STORIA DI UN SITO ARCHEOLOGICO TRA I PIU’ SUGGESTIVI DEL MEDITERRANEO, DALL’ETA’ MAGNOGRECA AI GIORNI NOSTRI .

A relazionare sull’argomento sarà l’archeologa crotonese Margherita Corrado, autrice, tra l’altro, di un saggio monografico intitolato “Capo Colonna. Luci e ombre dal Medioevo al XX secolo” (2012). A introdurre e coordinare l’incontro culturale sarà lo stesso presidente della SIPBC-Calabria, prof. Franco Liguori.

L’iniziativa si avvale della collaborazione della FIDAPA- Sezione di Corigliano Calabro, la cui presidente, prof.ssa Maria Gabriella Dima, interverrà per portare il saluto della sua associazione. “Il bene culturale di cui ci occuperemo questa volta – ha detto Franco Liguori –  è uno dei più rinomati e suggestivi siti archeologici della Magna Grecia e di tutto il Mediterraneo antico: Capo Colonna, distante 11 km in direzione sud est da Crotone moderna, sul quale si ergeva, nell’antichità, a strapiombo sul mare, il  grande santuario magno-greco di Hera Lacinia, di cui Tito Livio racconta che era più famoso della città stessa e venerato da tutte le popolazioni circonvicine greche e indigene. I resti di questo tempio di cui avanzano oggi solo le fondamenta ed un’unica colonna di stile dorico sono stati visitati, tra il Settecento e l’Ottocento, da quasi tutti i viaggiatori stranieri del “Grand Tour”, affascinati dal mito della Magna Grecia e dalla straordinaria bellezza naturale del luogo.

Oggi il sito di Capo Colonna, sul quale, in anni recenti, sono state fatte nuove campagne di scavo, che ne hanno ampliato i dati di conoscenza, è uno dei parchi archeologici più interessanti e più belli  del Meridione d’Italia e merita di essere tutelato con forza e valorizzato sempre più. Anche di questo parleremo nel nostro incontro culturale di sabato 27 maggio”.     

 

 

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