Lo stato in cui versano alcuni settori della cattedreale San Michele Arcangelo, merita attenzione.

Ieri pomeriggio in visita al centro storico, come spesso faccio, decido di fare una visitina nella cattedrale di San Michele Arcangelo. In un primo momento, preso nello scrutare le bellezze della nostra chiesa, non ho notato i lavori in corso d’opera; ma nell’avvicinarmi alle nicchie, che ospitano i simulacri dei vari santi, ho notato, con grande piacere, che le nicchie erano state restaurate e portate a nuovo. In chiesa vi erano dei collaboratori della parrocchia, ai quali ho chiesto informazioni a riguardo, riferendomi quanto segue. Tutto inizia un po’ di anni fa. Una signora alla quale muore tragicamente un figlio, dal nome Leonardo, voleva, in sua memoria, offrire il restauro della nicchia che ospita il simulacro di San Leonardo, dando una generosa offerta. Restauro che non fu mai realizzato. Ci fu una seconda offerta, sempre da parte della signora, ma ancora senza esito. All’arrivo del nuovo parroco, venuto a conoscenza del fatto, si è fatto carico, personalmente, dell’intervento di restauro sulla nicchia di San Leonardo, che però, non poteva essere realizzata singolarmente, se non, in contemporanea alle altre 5 nicchie. Grazie alla generosità di alcuni parrocchiani, l’operazione, finalmente, sta vedendo la luce. Tutte le 6 nicchie sono state restaurate. Assieme ad uno dei collaboratori della parrocchia, ho voluto visitare il vecchio campanile, per vederne lo stato in cui versa, ma qui ho avuto una grande delusione, l’ho trovato in uno stato deplorevole, di completo abbandono. A livello storico il campanile risale ad epoca precedente l’attuale manufatto, e nel visitarlo, si è potuto notare, come fossero decenni che, sullo stesso, non si sono fatti interventi conservativi. Attualmente il parroco, ha fatto predisporre un progetto di massima, presso lo studio del compianto arch. Candido di Corigliano; per la messa in sicurezza, che prevede la salvaguardia ed il ripristino dell’opera. Il progetto tecnico che ha avuto parere positivo, dal Comune e dalla Diocesi, circa tre anni fa, si è arenato per mancanza di fondi. Nella scorsa estate, come redazione, abbiamo prodotto un’intervista promozionale per salvare la torre campanaria, opera di sensibilizzazione che venne sollevata, anche, nelle varie attività estive cercando di attirare l’attenzione e l’interesse verso questa problematica. Come redazione speriamo in qualcuno che faccia proprio il progetto e/o nella generosità di tutti i cariatesi, nonostante le difficoltà economiche del momento, per restituire all’antico splendore questo bene che, comunque, rappresenta la storia della nostra città. Altro lavoro in cantiere, -ci è stato riferito- è la messa in opera di marmi lungo tutto il perimetro interno della cattedrale, che andranno a rivestire le pareti laterali ed il basamento delle colonne. Quanto sopra riportato, per la sua realizzazione, chiede uno sforzo economico rilevante, l’ente parrocchia non ha avuto nessun finanziamento, ma solo la generosità di alcuni cariatesi. Il nostro appello è rivolto a quanti hanno a cuore il bene e la storia che la Cattedrale rappresenta per il paese. Quanti volessero contribuire, possono farlo, versando direttamente il proprio contributo sul C.C, della parrocchia, numero 84353853, riportando la causale “OFFERTA VOLONTARIA PRO LAVORI DI RESTAURO” . La stessa ricevuta potrà essere utilizzata, al fine dello sgravio fiscale, nella dichiarazione dei redditi.

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