L’INPS DI ROSSANO NON DECLASSA LA SEDE DI COSENZA

Comunicato di Enrico Iemboli


L’inaugurazione della sede INPS di Rossano elevata a filiale provinciale con decreto a firma del presidente nazionale dell’istituto, prof. Pasquale Tridico, ha dato la possibilità alla “cattiva erba” di uscire fuori con opinioni dissacranti e demolitori della meritoria operazione. Con il provvedimento adottato, il prof. Tridico ha voluto soddisfare le attese sia dell’utenza e sia della dirigenza dell’Inps locale, nello stesso tempo dare un riconoscimento all’avvenuta fusione che ha portato alla nascita della terza città della Calabria, prima per estensione territoriale.
La dirigenza regionale e provinciale INPS intervenuta per dare risalto all’evento e sottolinearne l’importanza della nuova filiale, ha espresso gratitudine al presidente Tridico per avere mantenuto la promessa di rafforzare la sede dell’area urbana di Rossano della nuova città unica Corigliano Rossano, ma anche della volontà del Presidente di non volere chiudere nessuna sede precaria.
Il prof. Tridico, accolto nella sede dell’istituto con gli onori del ruolo che rappresenta ma anche con affetto e cordialità dai padroni di casa, nel corso della conferenza stampa ha tenuto a ribadire che la sua azione di governo dell’ente nazionale previdenziale è sostenuta da un concetto semplice ma per lui importante e che riassume in poche parole: “stop all’austerità”, “aiuto ai territori ”, “vicinanza ai ceti deboli”.
Nel corso della conferenza stampa tenutasi nei locali della sede, ha tenuto a ribadire che saranno rinforzati tutti i servizi nell’intero territorio nazionale al fine di fare sentire la vicinanza dell’istituto ai cittadini, in Calabria ci saranno 66 nuovi dipendenti Inps (neo assunti) ed ha annunciato che sarà riaperto il centro medico di Rossano e di Lamezia Terme.
Il Presidente prof. Tridico ha parlato di “decentralizzazione” chiarendo che essa rappresenta un mezzo per offrire maggiore vicinanza dell’Ente ai cittadini. A tal proposito ha tenuto altresì ad assicurare gli operatori che avere fatto di Rossano una sede provinciale sperimentale “non declassa la sede di Cosenza, ma migliora la presenza dell’Inps su tutto il territorio”, ribadendo che il provvedimento a favore di Rossano, non riduce l’importanza della sede di Cosenza ma ne agevola il lavoro.
Dopo tale evento, di importanza storica per la cittadinanza della fascia Jonica, una voce di dissenso ha cercato di demolire l’intera operazione, sollevando dubbi e perplessità sulla delibera nazionale adottata che a suo avviso non ha tenuto conto dell’hinterland di Cosenza.
Con la sua uscita pubblica (per la verità l’unica e che non ha avuto eco), l’articolista (cosentino ?), approfittando dell’uso della penna che però non è riuscita a dare sostanza al contenuto, ha dimostrato ignoranza madornale e palese dei procedimenti normativi, dei criteri e degli obiettivi che si prefigge l’istituto Inps nazionale.
E’ proprio vero che l’uomo non riesce a controllare la sua natura malefica e selvaggia, affermazioni come quelle fatte dall’articolista sull’intera operazione della sede previdenziale di Rossano confermano che c’è ancora bisogno di migliorare la condizione umana che sempre più si priva di buon senso ed esaspera la l’umanità.
Volutamente costui, tra l’altro, introduce il concetto che il presidente prof. Tridico, nativo di Scala Coeli, ha voluto “sperimentare” l’elevazione della sede di Rossano perché “casa sua”.
Che significa? Cosa vuole insinuare l’articolista?
E’ vero che il Presidente Tridico è uomo del Sud e di Scala Coeli in particolare, ma il suo equilibrio culturale e morale impedisce di pensare che possa essere di parte.
Ovviamente la soddisfazione non solo della vasta utenza della fascia Jonica e dell’interno del territorio, ma anche della dirigenza e del personale, perché finalmente viene invertita una tendenza, finalmente finiscono gli “scippi” degli uffici e servizi e questi ultimi iniziano ad essere potenziati.

F.to Enrico Iemboli
Già amministratore e componente
Comitato 100 Associazioni per la fusione.

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