La Polizia di Stato contrasta l’abusivismo commerciale.

Al fine di porre un freno al fenomeno dell’abusivismo commerciale ed ambulantato, nei giorni scorsi la tematica è stata dibattuta in sede di riunioni presso la Prefettura di questo capoluogo ed in sede di successivo incontro presso la Questura.

All’esito di tali riunioni sono stati predisposti mirati servizi interforze, attuati nella giornata di ieri.

È stata, così, controllata una attività di commercio su area pubblica, in forma itinerante, per la vendita di prodotti ortofrutticoli “bancarella”.

Dagli accertamenti si evinceva che, il titolare non risultava in possesso delle autorizzazioni amministrative necessarie per intraprendere la citata attività, pertanto gli operanti elevavano sanzione amministrativa per un importo in misura ridotta pari ad € 5.164,00.

Inoltre, è stato effettuato il sequestro amministrativo della merce esposta, consistente in frutta ed ortaggi di vario genere, per un peso totale pari a kg. 1.157,00 ca, del valore presumibile pari ad € 4.400,00 ca, così come stimato anche dallo stesso proprietario.

In considerazione della contestuale attestazione circa il buono stato di conservazione della merce oggetto di sequestro e della sua edibilità, da parte di personale sanitario del servizio S.I.A.N. dell’A.S.P. di Crotone, intervenuto congiuntamente agli operanti, la stessa veniva devoluta ad associazione di volontariato denominata “Il Cireneo” di Crotone.

Altresì, personale del Comando Compagnia della Guardia di Finanza di Crotone, al termine delle verifiche di competenza, riscontrava irregolarità inerenti la mancata emissione del documento fiscale (scontrino) dell’importo di € 7,00 e l’omessa installazione dell’apparecchio misuratore fiscale.

Per queste ultime irregolarità è stata inoltrata segnalazione alla competente Agenzia delle Entrate di Crotone, per i successivi provvedimenti di competenza.

Inoltre, gli Agenti, unitamente a personale ispettivo in servizio presso la Direzione Territoriale del Lavoro di Crotone, intervenuto congiuntamente sul posto, hanno proceduto ad identificare due lavoratori, intenti a collaborare con il titolare.

I successivi accertamenti di competenza hanno fatto emergere come i predetti non fossero in possesso di regolare contratto di assunzione e quindi “in nero” e, contestualmente, la prefata Direzione Territoriale ha provveduto ad elevare le relative contestazioni amministrative a carico del titolare.

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