“IL SOGNO AMERICANO” DI HILLARY

La sfida ora è di fare politica come fosse l’arte di far diventare ciò che appare impossibile, possibile
È questo  l’obiettivo che  la prima donna candidata alla Casa Bianca si propone.
patrizia funaro int-art 31-7-16Hillary Clinton nasce a Chicago nel 1947  in una famiglia di stampo conservatore.
Brillante studentessa,caparbia e volenterosa, frequenta la facoltà di legge all’università di Yale entrando,ben presto, nell’elenco dei cento avvocati più influenti d’America. La carriera di avvocato viene condotta parallelamente all’impegno politico, incentrato soprattutto sulla tutela dei diritti dei bambini e della famiglia. L’attenzione per le politiche sociali costituisce  una nota dominante della vita personale e professionale della imperturbabile Hillary. Sostiene i minori, vittime di abusi, e denuncia le condizioni di degrado delle donne, portando avanti il principio secondo cui i diritti delle donne sono diritti del genere umano.
Entra, per la prima volta,  alla Casa Bianca nel 1992 ed è una perfetta first Lady accanto al presidente Clinton, anche nei momenti più difficili ed imbarazzanti. …. Paladina dei diritti civili,  continua la sua azione politica e sociale al fianco del presidente con determinazione e competenza.
È nel 2000 che, terminato il ruolo di first lady, comincia la scalata politica verso la presidenza, prima con l’elezione al senato,  successivamente con la nomina di segretario di stato nel primo mandato di Barack Obama.
Ed ora accetta ufficialmente la nomination alla presidenza. “È con umiltà,  determinazione e sconfinata fiducia che accetto la vostra nomination a presidente degli Stati Uniti “.
Con queste parole Hillary entra nella storia quale prima donna a concorrere per la Casa Bianca… E il “sogno americano ” continua ad incuriosire e affascinare la platea internazionale. La convention di Philadelphia, appena conclusa, ci consegna l’abbattimento di un’altra barriera : potremmo avere al “governo del mondo ” una donna.
Ma, nonostante il prestigioso parterre a sostenerla, Il percorso della candidata democratica si prospetta tutto in salita.
Il suo discorso, pur ricco di contenuti, non arriva…. Appare fredda, poco comunicativa e priva di emozioni. Gli esperti di comunicazione sottolineano questo grave deficit che potrebbe rendere la via per la presidenza particolarmente tortuosa.
La politica richiede, in primis, consenso. Necessità di instaurare con gli interlocutori un rapporto,  un filo diretto che riesca a colpire e, perché no, anche ad emozionare. Una sorta, dunque,  di “Lady di ferro” che si contrappone al populismo di Donald Trump. Consapevoli di questo, i suoi sostenitori ne esaltano doti e virtù. Il presidente Obama afferma :” Hillary è  il miglior presidente possibile. ..ed è meglio di me e di Bill Clinton messi insieme “.
Pura strategia politica o assoluta verità,  rimangono indiscusse la sua grinta e la sue capacità. “Insieme siamo più forti” …è questo lo slogan della sua campagna elettorale che contrappone, sapientemente, all’individualismo eccentrico di Trump.
Dimostra indubbia fermezza nell’affrontare le delicate questioni di politica estera e la minaccia del terrorismo islamico. Non risparmia attacchi all’avversario definendolo uomo troppo “nervoso ” al quale  non si può consegnare il codice nucleare e che rischierebbe di isolare gli Stati Uniti dal resto del mondo.
E  questo è solo l’inizio di una campagna elettorale che si prospetta, a dir poco, scintillante, a prescindere dalle opinioni sulla persona, l’elezione di Hillary Clinton alla Casa Bianca costituirebbe una svolta epocale  in termini di completa parificazione di diritti tra uomini e donne. ..
È forse questo il tema su cui la candidata riesce a scaldare il popolo democratico di Philadelphia.
Garantisce che sarà la prima ma non l’ultima donna a concorrere per la presidenza, esprimendo la sua felicità per la caduta di un altro muro… “E dove non ci sono soffitti solo il cielo sarà il nostro limite!”. Una prospettiva di forza,  di coesione,di apertura che renderà l’America un paese migliore.
Ora la parola passa al popolo, chiamato a valutare e a scegliere, in questi mesi di campagna elettorale, tra due modelli completamente opposti. Un compito delicato che si ripercuotera’ inevitabilmente sul mondo intero.
Il momento storico è segnato da fortissime tensioni di ogni genere e l’attacco costante e subdolo nei confronti della civiltà occidentale richiede una guida stabile, ferma,  che sappia mediare ma al contempo agire con determinazione ed intelligenza politica.
La forza si fonda sul l’intelligenza ,  sulla capacità di giudizio, sulla lucidità e sull’esercizio preciso e strategico del potere “
PATRIZIA FUNARO 
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