F. COSENTINO (F.I.) SANITA’ ED OSPEDALE “VITTORIO COSENTINO”: “OMICIDIO DI STATO” E/O “DELITTO PERFETTO”?

DOPO L’INGIUSTA E SPREGIUDICATA CHIUSURA DEL “VITTORIO COSENTINO” ED IN SEGUITO AI CONTINUI E RECENTI “SCIPPI” ALLA SANITÀ TERRITORIALE (SI VEDA IL CASO DELLA CARDIOLOGIA CARIATESE!), A CAUSA DALLO SFORAMENTO DEGLI OBIETTIVI PREVISTI PER IL RIENTRO DEL DEFICIT SANITARIO, SI PROSPETTA ANCHE UNA VERGOGNOSA MAGGIORAZIONE FISCALE – IRAP ED ADDIZIONALE IRPEF– A DANNO DEI CITTADINI.
ULTERIORE “SCHIAFFO IN FACCIA” AI CARIATESI ED AI CALABRESI!
NONOSTANTE LE PASSERELLE MEDIATICHE ED I PROCLAMI DEI POLITICI AD OGNI LIVELLO DI GOVERNO, I FATTI STANNO “A ZERO”!
ALTRO CHE AUMENTO DELLE TASSE, IN CALABRIA SAREBBE NECESSARIA E DOVEROSA UNA VERA E PROPRIA “FREE TAX ZONE”.
SI RIAPRA SUBITO L’OSPEDALE DI CARIATI E SI POTENZI L’OFFERTA SANITARIA TERRITORIALE.
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– DICHIARAZIONE STAMPA –
Nell’anno d’imposta 2019, in Calabria, si sono realizzate le condizioni per l’automatica applicazione delle maggiorazioni dell’aliquota Irap, nella misura di 0,15 punti percentuali e dell’addizionale regionale all’Irpef, nella misura di 0,30 punti percentuali.
Lo riferisce l’Agenzia delle Entrate in un comunicato del 21 giugno scorso, precisando che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso noto che il Tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti ed il Comitato permanente per la verifica dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) hanno constatato che, nell’esercizio 2018, la Regione Calabria e la Regione Molise non hanno raggiunto gli obiettivi previsti nei rispettivi piani di rientro dai deficit sanitari. Per questo motivo viene applicata la maggiorazione automatica dell’Irap e dell’addizionale Irpef che, costituiscono le tasse pagate dai lavoratori e dalle aziende.
Il tutto in un contesto nazionale in cui, secondo una analisi della CGIA di Mestre, la pressione fiscale reale nell’anno 2019 è salita al 48%, innalzandosi di circa 6 punti percentuali, rispetto al 42,1% del 2018.
Sono ormai milioni i cittadini che non possono più curarsi, dato che non hanno i soldi per farlo. Nel territorio cariatese, esiste l’aggravante che non solo regna la povertà più assoluta ma la gente non ha più neanche la possibilità di tentare di curarsi. Ciò, perché è stato vigliaccamente chiuso, ormai da alcuni anni, il Presidio Ospedaliero territoriale “ VITTORIO COSENTINO”.
Quei pochi ed efficienti servizi sanitari che erano rimasti, inoltre, vengono giorno dopo giorno svuotati e praticamente resi inservibili.
Si pensi a quello che è successo nella struttura ambulatoriale di CARDIOLOGIA dell’ex Ospedale di Cariati dove, nel “mutismo” più totale dell’Amministrazione Comunale e dei politici che sono al governo della Regione e dopo i vari ed, ad oggi, inconcludenti proclami mediatici dei parlamentari territoriali del M5S, continua ad imperversare una preoccupante carenza di personale infermieristico, aggravata dall’assenza di fondamentali attrezzature mediche, la più urgente delle quali è l’ecografo. Ciò ha determinato la sospensione di molte prestazioni cardiologiche, con la prospettiva della chiusura totale dell’attività.
La situazione è a limite in tutti gli altri servizi offerti dalla struttura sanitaria territoriale, a partire dalla RSA, passando per il Punto di Primo Intervento (PPI), il LABORATORIO ANALISI, la RADIOLOGIA, la DIALISI. In pratica, si cerca di andare avanti con grossissime difficoltà e solo grazie alle capacità ed alla buona volontà dello scarso personale medico e paramedico.
Al danno si unisce anche la beffa: ci hanno chiuso l`Ospedale, ci tagliano anche i pochissimi servizi sanitari esistenti e si ha il coraggio di aumentare anche l’imposizione fiscale.
Di fronte a tutto ciò, ci si chiede come sia possibile giustificare un così esoso incremento di tassazione e, soprattutto, come sia possibile permettere una così grave disattenzione verso il nostro territorio! È questa la sanità che ci meritiamo? È questo il trattamento di cui tutti noi siamo degni?
La Calabria è la regione d’Italia con la dotazione più bassa di posti letto per acuti ed, addirittura, in provincia di Cosenza che, ricordo essere quella più grande della Calabria, mancano ancora 374 posti letto per acuti rispetto a quelli assegnati, che se attivati e se fossero equamente ridistribuiti sul territorio, potrebbero consentire anche la riapertura di almeno altri tre/quattro presidi ospedalieri territoriali.
La prospettiva di vita in Calabria è molto più simile a quella della Romania e Bulgaria, mentre al Nord si sta come in Svezia. Tra la Calabria, il Centro ed il Nord Italia esiste un divario di servizi ed assistenza sanitaria impressionante. L’emigrazione sanitaria che parte dalla Calabria e genera la cosiddetta “mobilità passiva”, va a finanziare la sanità delle altre regioni italiane. Questo fenomeno, ad esempio, consente ai lombardi di spendere solo circa € 1.877,00 a testa per avere una sanità di eccellenza mentre in Calabria, ogni cittadino, spende più o meno la stessa cifra per finanziare una sanità che offre il nulla e che, per questo motivo, giorno dopo giorno, genera impuniti e perfetti “omicidi di stato”, con la complicità di una classe politica di “basso livello”.
E’ evidente che, nonostante i proclami e le passerelle mediatiche, ad oggi, i fatti ed i risultati da parte di alcuni politici, stanno a “ZERO”!
Si pensi alla fantomatica clinica che il gruppo imprenditoriale dei IGreco, con a capo la sospesa sindaca Filomena Greco, avrebbe dovuto costruire a Cariati. Questa, si è rilevata l’ennesima falsa promessa, tra l’altro oggetto anche di indagini della magistratura.
Quali risultati sono stati ottenuti dalla sindaca, dalla attuale Giunta comunale, dai membri locali della commissione sanità dell’ANCI CALABRIA, dai componenti del locale Tavolo Tecnico sulla Sanità (TTS), dalla Consulta Comunale sulla sanità?
Cosa hanno prodotto, per la sanità di Cariati e del territorio, le ispezioni parlamentari, le varie “scorribande” mediatiche ed elettorali dei parlamentari e senatori territoriali del M5S?
Il recente DECRETO CALABRIA per la sanità si sta rivelando anch’esso solo un “poltronificio”, inutile per quanto riguarda la risoluzione dei veri problemi della Sanità Calabrese. Un operazione di arrogante occupazione del potere, che ha spostato il controllo della gestione della sanità calabrese dalla Regione Calabria, allo Stato (e quindi a Roma).
Quali sono i frutti positivi sulla sanità calabrese e di zona, dopo cinque anni di governo, della Giunta Regionale, del Presidente Oliverio e del PD?
L’unico risultato concreto e, purtroppo, riscontrabile da tutti nel corso degli anni, in tema di sanità in Calabria e, soprattutto, nel basso ionio cosentino e nell’alto crotonese, è quello di una evitabile e quotidiana “ mattanza” di vite umane.
Siamo tutti a conoscenza che quanto è accaduto in Calabria e quanto continua ad accadere, soprattutto nel nostro territorio è amorale ed incostituzionale. La protezione della salute è stata inserita anche nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea.
La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
Altro che aumento delle tasse, in Calabria sarebbe necessaria e doverosa una vera e propria “FREE TAX ZONE”.
Come FORZA ITALIA CARIATI, continuiamo ad auspicare un serio e celere cambio di marcia e di mentalità e ribadiamo che siamo pronti, come sempre, adesso e nel futuro, a collaborare con tutti ai fini di quell’interesse superiore, rappresentato dalla tutela del diritto alla salute dei cariatesi e della gente del suo territorio. Tutto ciò, nella maniera più assoluta, non può prescindere dall’immediato reinserimento del “VITTORIO COSENTINO” nella rete ospedaliera pubblica regionale e dal potenziamento dell’offerta sanitaria nel territorio.

CARIATI 09/07/2019
DOTT. Francesco COSENTINO
COMMISSARIO CITTADINO FORZA ITALIA – CARIATI

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