ELEZIONI 2016. ANCORA NULLA DI UFFICIALE!

E’ stato un finale d’agosto politico schioppettante quello ormai alle nostre spalle, con l’annuncio dell’intesa tra il PD e il gruppo consiliare, o meglio il movimento politico, Cariati Domani. Sembrava che si andassero a delineare di seguito le future e ulteriori alleanze. Che da un momento all’altro fossero ufficializzati i candidati alla poltrona di Primo cittadino.

La sensazione é stata che iniziasse finalmente a muoversi qualcosa, in prospettiva delle elezioni amministrative previste per la primavera 2016. Invece, sembra che tutto nuovamente, in un batti baleno, si é arenato, diventando esclusivo dominio di quei pochi addetti ai lavori. Di coloro che sono iscritti al partito di quelli che preferiscono muoversi sotto traccia. In gran segreto. Votati a tessere, lontano da sguardi indiscreti, la rete delle alleanze. Certo non alla luce del sole, come dovrebbe d’altronde andare. Quindi, sorgono spontanee alcune domande, cui vorremmo tanto che qualcuno rispondesse per lo più ai cariatesi. Cosa pensano di fare gli altri partiti politici? Preferiscono temporeggiare stando alla finestra, attendendo quindi le mosse altrui? Cosa pensa di fare l’attuale minoranza in Consiglio Comunale? E la maggioranza monocolore socialista? Un gioco, ahimè, ancora troppo lontano e poco rivolto alla gente comune.

Ai cariatesi vicini e lontani che si auspicano, insomma, che qualcosa di buono per essi bolli in pentola. In ogni caso, ogni ragionamento sul futuro di Cariati non dovrebbe prescindere da ciò che é accaduto nell’ultimo decennio. Dall’immobilismo che ha generato un ritardo di non poco conto nello sviluppo di Cariati. Per esempio, c’é qualcuno della maggioranza uscente pronto a evidenziare cosa é stato fatto o perché non si é riusciti a realizzare questo o quello? La nostra é, senza dubbio, una provocazione giornalistica, finalizzata ad aprire un dibattito che ha lo scopo di porre al centro l’interesse generale della comunità, che ha tutto il diritto di sapere perché si é arrivati a questo stato di cose. Ovvero, spingere allo scoperto chi vuole candidarsi a proporsi con idee e programmi, che puntino a un rilancio del Paese a fatti e non a chiacchiere.

Un’ultima raccomandazione. Si scorgono all’orizzonte ancora troppe e sole ambizioni personali alla carica di Sindaco e molti pochi programmi fattivi su cui esplodere il prossimo quinquennio. Ci auguriamo tanto di sbagliare a vantaggio di una comunità che é particolarmente stanca di assistere a uno spettacolo davvero poco rassicurante. Nicola Campoli

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