Cosa mi sarei aspettato a Cariati che non ho trovato?

Vorrei provare a fare un esercizio semplice e costruttivo

Trascorro in questi giorni, successivi al Ferragosto 2017, gli ultimi momenti delle mie vacanze estive. Ne ho perso ormai il conto, ma credo di essere vicinissimo al traguardo del trentacinquesimo anno.

Vorrei qui provare a fare un esercizio semplice e costruttivo. Riflettere su quello che mi sarei immaginato di trovare, in termini di novità, a un anno dall’avvio della Giunta guidata dal Sindaco avvocato Filomena Greco.

Innanzitutto, una premessa mi sorge spontanea. Mi complimento sulla tenuta della raccolta differenziata nel periodo di massima affluenza ferragostana, che ha fatto la vera differenza rispetto al disastro degli anni scorsi.

Un passo avanti importante che segna un dato positivo nel solco della gestione dei rifiuti urbani della località del basso ionio cosentino. Fermo restando alcuni miglioramenti che ho indicato sempre per su cariatiNet.it in una mia nota nei giorni passati.

Cosa, invece, non c’è stato sul piano dell’immagine di Cariati e sul processo di sviluppo economico della stessa?

È mancato il piano spiaggia. Erano tante le aspettative su questo progetto che tutti credevano, in primis gli operatori, si sarebbe completato nel corso del primo anno di cosiliatura Greco.

Non si conoscono bene i motivi sul fermo amministrativo e/o sugli eventuali altri impedimenti. Di sicuro, vanno comprese le motivazioni, trovando così le modalità affinché il progetto trovi la sua realizzazione in tempo utile per la prossima stagione estiva. Ciò significherebbe una seria e positiva apertura volta a dare vigore anche all’occupazione stagionale di molti giovani cariatesi.

Se il programma degli eventi estivi ha mostrato una soddisfacente serie di appuntamenti per tutti i gusti e palati, quello che é mancato é più decoro urbano. Più cura e pulizia per gli spazi urbani. Si tratta di micro interventi, quanti quello del rifacimento della segnaletica stradale e sistematizzazione delle insegne pubblicitarie sul perimetro cittadino, che non credo comportino grossi sacrifici economici per le già martoriate finanze comunali.

Mi congedo con una speranza che non elenco tra le cose che mi sarei aspettato anche perché occorrono più tempo e risorse. Sarebbe bello vedere nell’estate 2018 un perimetro cittadino più illuminato. Insomma, dei primi e radicali interventi di rifacimento della rete di illuminazione pubblica che lascia adesso tanto a desiderare.

A tutto ciò aggiungo la pianificazione di interventi che ridiano in più punti un litorale dignitoso, visto che alcune spiagge lasciano a desiderare non solo in termini di pulizia ma di estensione, a seguito del relativo restringimento per le grosse mareggiate.

Infine a mio avviso si dovrebbe alimentare un serio dibattito tra istituzioni. Comune di Cariati, o meglio Comuni della fascia del basso ionio cosentino, e Regione Calabria. Il turismo richiede servizi efficienti. Cariati, così come i Comuni viciniori possono fare molto poco da soli. Urge concordare una politica comune che coinvolga l’intera area della Calabria ionica.

Per raggiungere traguardi soddisfacenti serve oleare un’interlocuzione costante e continua con i vertici regionali. Non per raggiungere chi sa quali grandi obiettivi, ma per rendere più ospitale un contesto che se non svolterà nel medio periodo sarà destinato a un turismo molto povero.

Cariati ha un disperato bisogno di decisioni coraggiose. Ha da parte sua un potenziale enorme e risorse umane e professionali per poter fare un salto di qualità. Ci confido. Buon prosieguo

Nicola Campoli

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