CORIGLIANO-ROSSANO: INCONTRO MEDICI OSPEDALIERI, MEDICI DI BASE E PERSONALE AMMINISTRATIVO.

 

HOTEL SAN LUCA  27 gennaio 2019

di  Enrico Iemboli

 

Fare la sintesi dell’attuale servizio sanitario pubblico sul territorio della nuova città Corigliano Rossano è stato l’obiettivo di un incontro promosso dal coordinamento delle 100 A (Amerigo Minnicelli ed Enrico Iemboli), tra il  personale medico ospedaliero, medici di base e personale amministrativo.

Nel corso dell’incontro, molti sono stati gli interventi dei convenuti i quali hanno portato il contribuito della loro esperienza, rivelatasi utile perché a seguito di un sereno confronto e discussione pacata, realistica e responsabile, sono emersi elementi importanti utili per migliorare la qualità dell’erogazione della offerta sanitaria sul territorio.

Tutti hanno ritenuto utile l’incontro perché finalmente si riesce a dialogare tra colleghi (ospedalieri e medici di base), una premessa importante per utilizzare nel futuro un canale di comunicazione con unico linguaggio medico-scientifico, utile sia per una fattiva collaborazione e scambio opinioni e sia per evitare sprechi  di prestazioni che aggravano la spesa sanitaria. Interessanti anche la collaborazione della dirigenza amministrativa, parte integrante dell’organizzazione sanitaria sul territorio che, d’intesa con le esperienze del personale medico e con le diverse realtà specialistiche che erogano servizi e prestazioni, può meglio pianificare ogni azione di intervento, dalla prenotazione al godimento della prestazione vera e propria nei vari reparti.

Viene riconosciuto che anche nella Calabria e in questo territorio ci sono “eccellenze” che però vanno valorizzate ed anche sostenute con la fornitura di strumentazioni e mezzi economici,  

Nel corso della discussione, si è convenuto che:

– La Regione Calabria dovrebbe ripensare l’intero sistema per individuare le cause delle disfunzioni e disguidi che hanno penalizzato e resa critica l’erogazione dei servizi che oggi sono aggravati, tanto da fare pensare e giustificare il ritorno alla vecchia ASL, Azienda Sanitaria Locale, da tutti auspicato, che nel passato ha dato più autonomia ai territori ma soprattutto più efficienza al sistema sanitario;

– In attesa della costruzione dell’Ospedale Unico, di cui non si conoscono i tempi di realizzazione, si ritiene necessario organizzare le risorse attualmente disponibili, in modo da trarre il meglio che possa giovare all’utenza e faccia superare le difficoltà che hanno reso critica l’intero comparto sanitario non certamente apprezzato dall’opinione pubblica che trova difficoltà ad usufruire delle prestazioni e si riversa verso il privato.

L’iniziativa promossa dal Comitato 100A di riunire il comparto sanità è stata apprezzata, anche perché ha dato l’opportunità di fare una riflessione sull’organizzazione provinciale dei Distretti, auspicando che quello della nuova città Corigliano Rossano di circa 80 mila abitanti deve essere unico e rimanere tale e dovrà essere dotato anche di maggiore autonomia.

 

La sintesi della conclusione dell’incontro, può essere riassunta nei seguenti punti essenziali:

  1. Mancanza di risorse economiche adeguate e necessarie;
  2. Mancanza di medici e di paramedici (chi va in pensione non viene sostituito da un nuovo assunto).
  3. Criticità nel settore della salute mentale, settore materno ed infantile;
  4. La cardiologia va rafforzata con la presenza dell’Emodinamica per cui c’è anche bisogno di personale specializzato per non pagare le “prestazioni aggiuntive”
  5. Liste di attesa lunghe, bisogna rivedere i servizi e le attrezzature sanitarie a disposizione per organizzare in modo più efficiente e funzionale i servizi.
  6. Emigrazione sanitaria da evitare con migliore qualità delle prestazioni locali;
  7. Implementare il pronto soccorso affinchè sia breve ed intensivo e finalizzato ad evitare i ricoveri
  8. Trovare una sistemazione diversa per i “malati cronici” togliendoli dai reparti e sistemarli nelle “case della salute” (per anziani, lungo degenze, ecc. );
  9. Adoperarsi per fare partire il reparto di RIANIMAZIONE;
  10. Riflettere sulla disparità di distribuzione della sanità sul territorio, perché se esistono 5 province esistono anche diverse densità di popolazione di cui bisogna tenerne conto e la nostra è quella con più alta popolazione;
  11. Chiedere di comunicare con una unica EMAIL , uguale per tutti, in modo che lo scambio tecnico e professionale e di risultati tra i medici avvenga senza difficoltà di comunicazione (la diversità di motori di ricerca del computer non facilità lo scambio e molte volte non si può scaricare una semplice TAC o Radiografie che un collega manda all’altro).

 

 

 F.to Enrico Iemboli

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