Cariati: un contributo dal suo capitale umano

Perché non organizzare un forum dei giovani cariatesi?

Spesso ritorno sulle colonne di cariatiNet.it su un tema a me particolarmente caro, che non mi stancherò  mai di sottolineare. In fondo, ritengo rappresenti il vero valore aggiunto della comunità cariatese, ancora inespresso, che, tuttavia, fa fatica a vestire i giusti panni nelle dinamiche del Paese. 

Mi riferisco al capitale umano di Cariati, individuato per quanto mi riguarda nelle nuove generazioni. Tranne pochi casi la gran parte di essa è lontana da Cariati, ma ciò nonostante non si sente lontana dalle variegate vicende politico amministrative.

Personalmente ho grande stima di molti giovani professionisti cariatesi che hanno studiato – grazie ai sacrifici delle loro famiglie – e che lavorano lontano dai confini di Cariati. Sono persone di poco più, poco meno la soglia dei trenta anni, con i quali spesso mi trattengo in lunghe telefonate e scambi di messaggi.

Un capitale umano particolarmente caratterizzato da ottime capacità professionali e ricco di bei valori. Di sicuro, uno in particolare: un acceso senso di appartenenza. Molti di essi sentono, inoltre, un forte valore civico e morale nei confronti del loro Paese d’origine. 

Confesso mai li ho sentiti trascendere in qualche sterile polemica politica legata a vicende del passato e del presente. Ho sempre colto in molti di essi la voglia che Cariati finalmente si lascia alle spalle scontri e polemiche, che non le fanno di certo un gran bene. Ho un’idea che lancio lì e che spero possa essere colta dagli amministratori locali. E con questa dizione mi riferisco a tutti: maggioranza e minoranza. 

Perché non tenere nei giorni a ridosso di ferragogosto un momento di confronto aperto con i giovani professionisti cariatesi sia quelli che sono a Cariati che quelli che vivono fuori, rendendoli protagonisti, attraverso le loro idee, e la loro rete, di un percorso di iniziative per il futuro della comunità? 

Si tratterebbe, per quanto mi riguarda, di un piccolo grande investimento che naturalmente, però, va coltivato e alimentato nel corso dei mesi da venire. L’aiuto del giovane capitale umano del Paese potrebbe rappresentare una base di ragionamento per delineare gli orizzonti futuri della comunità, cogliendo così da essi elementi di stimolo che li possano vedere protagonisti del nuovo corso. 

Dovrebbe per me dunque promuoversi un sistema organizzativo che assieme alla politica, e quindi hai suoi ruoli di rappresentanza, possa valorizzare una unitarietà di idee, progetti che favoriscano un sano confronto del tutto spersonalizzato e che punti esclusivamente al pubblico interesse.

Nicola Campoli 

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