Cariati, come tanti piccoli Comuni italiani, vive momenti economici tra i più drammatici della storia dell’Italia.

Come leggo nella nota di Luigi Mariano, pubblicata sul sito web di cariativacanzealmare.it, i consiglieri di minoranza: Mario Sero, Francesco Cosentino, Filomena Greco e Tommaso Critelli vanno giù duri riguardo l’Amministrazione Sero. Gli stessi sottoscrivono, in modo unanime, un ricorso ex novo, indirizzandolo a sua Eccellenza il Prefetto di Cosenza, e per conoscenza al Ministro dell’Interno, e al Procuratore Regionale della corte dei Conti della Calabria. Insomma, i gruppi consiliari di minoranza in Consiglio comunale, sollevano nuovamente le gravi inadempienze, non più sanabili, del Sindaco e della sua maggioranza, chiedendo l’arrivo del Commissario prefettizio. Lo scopo é quello di mettere un freno al monte debiti del Comune e, nel contempo, puntare al ripristino dell’equilibrio nella gestione finanziaria. In fondo, la vicenda attualmente é tutta nelle mani del primo rappresentante dello Stato, in provincia di Cosenza. Nell’attesa della decisione che verrà fuori, forse é giunta l’ora di riflettere con attenzione su ciò che é stato in questi anni, ma meglio sulle modalità di come costruire un futuro diverso e più dinamico per la cittadina. Cariati, come tanti piccoli Comuni italiani, vive momenti economici tra i più drammatici della storia dell’Italia. Le casse sono vuote e l’economia circostante é del tutto ferma. Occorre capitalizzare, per il bene comune, questo tempo, prima dell’eventuale tornata elettorale. Serve capire bene cosa fare, con quali mezzi e in che modo. Come centrare, senza più fallire, alcuni obiettivi, in modo da non sprecare quelle poche finanze forse ancora disponibili e come cavalcare il nuovo ciclo delle risorse comunitarie 2014/2020. A parte queste osservazioni del tutto scontate, in futuro si dovrebbe riflettere sui nuovi e possibili scenari economici. Quali leve sollecitare, affinché anche la flebile e sempre martoriata economia locale potrebbe iniziare a muovere in modo indipendente i primi passi? Turismo, pesca, terziario, industria, artigianato? In sostanza, reagire nell’unico modo possibile che é quello di andare a scorgere le eccellenze locali, affinché possano, con il contributo giusto e in modo aggregato, consolidare il loro percorso. É forse arrivato il momento di comprendere che bisogna, in particolare, affrontare le vicende con “pragmatismo”, da parte di chi ha a cuore le sorti di una comunità in crisi, mettendo da parte ogni altro tipo di interesse. Non sono le solite chiacchiere, ma quello che urge per emergere. Nulla più che un approccio diretto alle cose, senza piú mezze misure, ma affrontando radicalmente problemi annosi che vedono solo rimandi infiniti, da molti anni a questa parte. Se questa realtà é chiara, occorre operare con spirito di sacrificio, ciascuno nel proprio ambito di competenze, affinché il futuro sia meno buio. Solo così si può guardare al domani con più fiducia, convinti tutti che ci sarà un futuro: per i tanti cariatesi vicini e lontani. Certo, non é cosa di poco conto. Nicola Campoli

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