Bike sharing: un sogno . . . a Cariati?

Cari lettori, avrete compreso che il bike sharing è solo un pretesto!

Bike sharing

Il servizio di bike sharing, le biciclette a servizio di una comunità, vive in alcune grandi città italiane il suo momento di crisi.

Infatti, le due ruote in condivisione, che possono essere lasciate ovunque su un perimetro cittadino, sono spesso finite su alberi, fiumi e in case private.

Interessate sarebbe per le grandi società o anche medie realtà imprenditoriale del settore provare a promuovere il sevizio alle piccole amministrazioni comunali, di cui è ricca l’Italia.

Non sarebbe per nulla male diffondere la condivisione delle due ruote in quei Comuni dove il livello di ciclabilitá è piuttosto elevato, anche in presenza di un territorio che lo permette.

Lavorare in aree limitate può dare i suoi positivi frutti. E forse sarebbe contenibile anche il rischio di furti e vandalizzazione delle biciclette, molto diffuso nei grandi centri.

Ancora di più se questi paesi diventano meta turistica in alcuni periodi dell’anno, dove il piacere di andare in sella a una bicicletta potrà essere bene accolto dai momentanei ospiti che frequentano la località.

Intanto se ne potrebbe parlare nella “silente” Cariati? I sogni qualche volta aiutano nello spirito e nell’umore, e si possono anche rincorrere per vederli realizzati!

Mi sbaglio? Forse negli ultimi tempi mi sto troppo sbagliando?! Spero di ricredermi con vero cuore.

Personalmente resto del parere che occorre una “scossa” – Cari lettori, avrete compreso che il bike sharing è solo un pretesto – per riprendere il filo del cambiamento, che stenta a percepirsi. Se così non sarà. Prepariamoci a una realtà locale molto buia.

Nicola Campoli

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