Bagnasco: “I problemi sono altri”.

La tattica è sempre la stessa: basta dire “I problemi veri sono altri”.

Al cardinale Bagnasco non pare vero di poter sparare ad alzo zero sul Ddl Cirinnà, quello sulle unioni civili, che è diventato un po’ il punching ball di tutti i conservatori d’Italia, quelli che continuano a pensare che riconoscere dei diritti a qualcuno equivalga a sottrarre dei diritti a qualcun altro.

E così fa uno spot per il “Family day” del 30 gennaio, beninteso ripetendo il solito mantra: per famiglia si intende solo ed esclusivamente un nucleo costituito da una donna e un uomo, unitosi allo scopo di procreare, cui si sommano i figli che essi hanno santamente deciso di mettere al mondo.

Ne consegue che secondo il cardinal Bagnasco e per tutti i conservatori d’Italia una coppia, mettiamo, di persone di sesso opposto, ma sterili o che di figli non vogliono farne, non è una famiglia. O no?

In realtà lo sappiamo tutti qual è il bersaglio dei cardinalizi anatemi: la coppia omosessuale, che la Chiesa continua a vedere come il fumo negli occhi.

Chissà poi perché? Che fastidio gli darebbe, al cardinale, se le due lesbiche che vivono insieme da anni e hanno anche dei figli, o i due omosessuali nella stessa situazione, si vedessero riconoscere anche dalla legge uno status che è nei fatti, che a Bagnasco e agli altri conservatori d’Italia piaccia o no?

Fra l’altro mi sfugge quale sia la spinta che motiva, cardinale a parte, gli altri reazionari – pardon, volevo dire conservatori: tutti i sondaggi dicono che la stragrande maggioranza degli italiani è favorevole al riconoscimento di quelle famiglie.

Ad ogni modo, illustrissimo cardinale, fermo restando che nessuno si sogna di impedirle di esprimere il suo parere, mi preme farle notare che il parlamento italiano è sovrano e presumibilmente laico, nel senso che non sono le norme della sua religione a dettarne l’agenda ma le esigenze e le mutazioni che intervengono nella società nazionale: per esempio la necessità di adeguare la legislazione del Paese a quella degli altri Paesi civili del mondo.

Esigenze e mutamenti che naturalmente lei e i suoi sostenitori vi guardate bene dal prendere in considerazione: per lei e per i suoi sostenitori gli omosessuali non sono persone con orientamenti naturalmente diversi dalla maggioranza ma malati da curare, non è vero?

Se no che razza di reazionari – pardon, di conservatori – sareste?

Giuseppe Riccardo Festa

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