A QUANDO LA VOGLIA DI RISCATTO IN QUESTO TERRITORIO ??

Nei “Promessi Sposi”,  romanzo meraviglioso e sempre attuale scritto da Alessandro Manzoni, si narra della rivolta del pane nella Milano del 1626 e l’autore spiega in questo modo l’istintiva adesione di Renzo Tramaglino alla sommossa popolare: “Aveva così poco da lodarsi dell’andamento  ordinario delle cose che si trovava inclinato ad approvare ciò che lo mutasse in qualunque maniera ….  ”.

Il popolo italiano, arrabbiato con la classe politica che lo ha amministrato, ha reagito allo stesso modo nelle ultime elezioni politiche ed ha fatto scelte che hanno cambiato l’assetto di governo del Paese; anche la popolazione di questo territorio, pur di uscire dall’insignificanza  nella quale è stata condannata negli ultimi 20-30 anni dalla politica locale, regionale e nazionale, si è organizzata in cittadinanza attiva sostenuta dalle associazioni ed a mezzo di apposito “Comitato” ha dato origine alla fusione dei comuni di Corigliano e di Rossano per avere una nuova ed unica città dalla quale ripartire per il riscatto economico e strutturale.

Eppure, nel mentre in Italia c’è voglia di cambiamento, in questo territorio ci sono ancora persone e personaggi fortemente ancorati al vecchio “status quo ante”, non so se per paura del futuro o per cattiveria, o per invidia, o per gioco; costoro, approfittano di ogni occasione per dire cose non vere o per insinuare dubbi e sensazioni negative su eventi della vita quotidiana facendo capire che la colpa di quanto succede è da addebitare alla fusione. Purtroppo, ancora oggi che la fusione è diventata legge, tali “personaggi” continuano a diffondere notizie non vere e prive di fondamenta e che creano allarme anche se sono ininfluenti (vedi: sanità , posti letto, spostamento personale, conti pubblici, nomi di candidati che gli interessati non hanno mai manifestato).

L’obiettivo è quello di destabilizzare e disorientare l’opinione pubblica.

Per fortuna il Comitato delle Associazioni continua a lavorare per l’interesse generale, consapevole che i migliori risultati si potranno ottenere solo se tutti i cittadini potranno partecipare alla fase preparatoria che riguarda la scelta del candidati (sindaco e consiglieri comunali) da eleggere per la prima legislatura , che proprio per essere la prima sarà nei fatti  “costituente”  e dovrà amministrare la città oltre che essere punto di riferimento per la vasta area di questo territorio. Il Comitato sta lavorando a questa idea-progetto, in continuità con lo spirito di collaborazione che ha portato allo straordinario e rivoluzionario risultato della fusione.

Una certa politica ha paura della avvenuta nascita della nuova città di Corigliano Rossano e, in attesa della elezione degli organismi di governo locale, cerca in tutti i modi di mettere il bastone tra le ruote cercando di affossare la speranza di quanti credono e vogliono la rinascita del territorio di questa fascia jonica. Vogliamo ignorare questo aspetto? Vogliamo andare dietro le insinuazioni e le provocazioni che i “personaggi” diffondono giorno per giorno?

Dopo tante battaglie che ho fatto nella mia modesta vita e attività sociale e professionale, perché rinunciare alla dignità e agire in termini di autolesionismo. Non giova a nessuno rinunciare alla speranza e alla battaglia quotidiana, il futuro si costruisce giorno per giorno, dando esempio di impegno e di coerenza, alcune volte soprassedendo, senza mai rinunciare alla ricerca della verità.

Ma quando arriva anche qui la voglia di riscatto? Quando la voglia di partecipare?

La politica è un’arte nobile che dovrebbe unire i cittadini alle istituzioni; vogliamo essere  protagonisti della politica?  Lo si può fare in tanti modi, con la disponibilità ad impegnarsi in prima persona e candidandosi, con la disponibilità a  partecipare alla “cittadinanza attiva” e collaborare ad un grande progetto di sviluppo e di crescita.

Governare non è una passeggiata. E’ necessario avere la capacità di districarsi tra le difficoltà, fare i conti con le leggi, con le regole, con punti di vista diversi, con i problemi quotidiani hanno  dell’idea che si ha dello sviluppo urbano ed economico della nuova città. Governare vuol dire fare politica,  fare politica vuol dire decidere. Ecco perché ci  vogliono gli eletti ma gli elettici hanno bisogno del sostegno dei cittadini e della società attiva con la quale si dovrà stipulare un patto di collaborazione.

Personalmente non trovo scandaloso che vengano fatte critiche, ma in questa fase storica del nostro tempo c’è bisogno di stare uniti ed offrire all’esterno una immagine di compattezza e di solidità che impedisce agli esterni di interferire con il nostro destino.

Lo hanno capito in molti, anche qualche anziano politico (per la verità sono più di uno) che si è messo a disposizione del progetto generale di fondazione della città Corigliano Rossano.

Il Comitato della 100 Associazioni ne ha preso atto e a loro, a tutti i liberi cittadini, ha offerto ed offre la possibilità di lavorare insieme per il riscatto del territorio.

Il nemico è altrove, non tra noi.

 

Prof. Enrico Iemboli

 

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